Quando si acquista o si vende un immobile, è importante assicurarsi di possedere tutta la documentazione necessaria, per non incorrere poi in intoppi lungo la strada della contrattazione.
L’atto di provenienza di un immobile fa parte dei documenti indispensabili per procedere a una compravendita.
In questo breve articolo vedremo dunque di chiarire che cosa è un atto di provenienza, a cosa serve e come è possibile richiederlo.
Si tratta di un documento redatto da un notaio o da un altro pubblico ufficiale che attesta la legittimità di disposizione del diritto reale sul bene da parte di chi intende venderlo.
Non solo prova la proprietà di un immobile, ma ne descrive anche la storia.
L’atto di provenienza è un elemento imprescindibile nella procedura di una compravendita anche perché, oltre a dimostrare la legittimità delle pretese di chi si dichiara proprietario, mette l’aspirante compratore al riparo da eventuali futuri problemi legali.
Un atto di provenienza può essere originato da diverse situazioni; tra le più comuni:
L’atto di compravendita, come evidenzia il nome stesso, viene rilasciato in seguito alla conclusione positiva di una trattativa di acquisto.
Esso comprova la legittimità del passaggio di proprietà e ne descrive le caratteristiche (per esempio il prezzo di acquisto e le condizioni di pagamento).
L’atto di donazione è un atto di provenienza che deriva dalla volontà di una persona di donare a un’altra la proprietà di un determinato bene.
Pure in questo caso il documento riporta anche i dettagli dell’operazione, come i dati di colui che effettua la donazione e di colui che la riceve, eccetera.
L’atto di eredità viene redatto in seguito a una successione ereditaria e comprova sia la legittimità del passaggio sia le specifiche legate alla donazione stessa.
In caso di sentenza, è il giudice che riveste il ruolo di pubblico ufficiale e risolve la controversia stabilendo chi è proprietario di quale bene.
Prima di perfezionare la compravendita di un immobile consultare l’atto di provenienza permette di venire a conoscenza di diversi aspetti relativi al bene.
Per esempio può servire a
È dunque consigliabile richiedere al venditore una copia conforme all’atto e procedere con i controlli prima di mettersi in gioco con la trattativa.
L’atto di provenienza di un immobile è un documento rilasciato da un notaio o da un altro pubblico ufficiale.
Può esserne richiesta una copia autenticata allo studio notarile che si è occupato dell’ultimo trasferimento della proprietà, per esempio.
Inoltre, poiché ogni atto pubblico di trasferimento del diritto di proprietà deve essere trascritto nei pubblici registri immobiliari, chiunque sia interessato ha facoltà di farne richiesta.
Questo perché i pubblici registri immobiliari sono liberamente consultabili.
Ci si può dunque rivolgere in via telematica alla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate per gli atti digitalizzati, oppure agli sportelli degli uffici di Pubblicità immobiliare (per gli atti precedenti al 1974).
In caso l’atto di provenienza origini da una eredità, è possibile consultare il Registro delle successioni.
Quali sono i dati necessari per portare avanti la richiesta? Sono i seguenti:
Il numero di protocollo e il nome del notaio compaiono nella visura catastale, perciò basta farne richiesta per ottenere questi dati.
In caso il notaio non eserciti più o abbia cambiato distretto di attività, è possibile consultare una piattaforma messa a disposizione dal Ministero della Giustizia (Archinota).
Essa consente infatti di individuare il luogo di conservazione degli atti notarili.
L’atto di provenienza può anche essere richiesto all’agenzia immobiliare che si è occupata della trattativa di compravendita dell’immobile.
Quando si richiede un atto di provenienza si devono mettere in conto tempi di attesa che possono variare da due settimane a un mese.
Dipendono ovviamente dalla complessità della situazione e dalle specifiche e/o dalle eventuali problematiche connesse all’atto in questione.
Il costo è piuttosto contenuto in genere: richiedere una copia autentica di un atto di provenienza presso un Archivio Distrettuale Notarile comporta il pagamento di una somma che si aggira intorno ai 30 euro.
L’importo varia a seconda del formato prescelto e anche in base all’eventuale richiesta di spedizione, ma non si discosta molto da quanto detto.
Come abbiamo detto, l'atto di provenienza certifica la legittima titolarità di un diritto reale su un immobile.
È un documento indispensabile sia nelle operazioni di compravendita sia in quelle di finanziamento ipotecario.
Nel primo caso attesta che il venditore è il legittimo proprietario dell'immobile, quindi può venderlo; nel secondo è richiesto dall'istituto di credito per controllare che il mutuatario possa vantare un reale diritto sull'immobile che viene dato a garanzia di un prestito.
Ricordatevi quindi di non trascurare questo documento quando siete interessati all'acquisto di un immobile e – lo ribadiamo – richiedetene una copia conforme perché copie non autenticate o semplici trascrizioni non hanno pieno valore legale.