Acquistare la casa in cui vivere, da soli o con un partner, è sicuramente una decisione importante, sia dal punto di vista economico sia da quello personale. Per molti è il simbolo della propria conquistata indipendenza, nonché un investimento per il proprio futuro. Esistono oggi delle agevolazioni prima casa che i giovani possono sfruttare per compiere questo primo passo?
Ebbene sì, anche per l’anno 2024 lo Stato offre agli under 36 alcune possibilità ad hoc, a patto – naturalmente – che si abbiano tutti i requisiti richiesti.
Vediamo dunque in cosa consistono queste agevolazioni prima casa e quali sono le condizioni che bisogna soddisfare per poter accedere a tali bonus, partendo dalla spiegazione di alcuni “termini base” che torneranno in seguito.
Prima di tutto cerchiamo di capire a quali situazioni è possibile applicare le agevolazioni previste, che vengono proprio definite come “agevolazioni prima casa”.
L’espressione “prima casa” individua infatti un ambito ben specifico, ovvero indica l’abitazione principale – iscritta o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare con categoria catastale differente da quella degli immobili di lusso –, in cui il/i proprietario/i e la sua/loro famiglia dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente.
Come abbiamo visto in precedenza, la prima casa gode di per sé di alcune facilitazioni.
Come vedremo più avanti nel dettaglio, lo Stato ha posto un requisito economico di base per le agevolazioni prima casa destinate ai giovani.
Tale “sbarramento” si fonda sull’ISEE (o Indicatore della Situazione Economica Equivalente), che viene calcolato sui redditi percepiti e sul patrimonio posseduto nel secondo anno precedente la presentazione all’INPS della Dichiarazione Sostitutiva Unica (o DSU).
Perciò per gli atti stipulati nel 2024 l’ISEE è quello del 2022 e ha validità dal primo gennaio al 31 dicembre.
La DSU è invece un documento che contiene i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali necessari a descrivere la situazione economica del nucleo familiare.
Qualora nel corso dell’anno si verifichino variazioni significative con ricadute cospicue sul reddito (per esempio perdita del posto di lavoro, diminuzione oltre il 25 per cento del reddito familiare...) si può ricorrere al cosiddetto “ISEE corrente”, che ha validità ridotta (sei mesi).
Negli anni passati lo Stato aveva offerto agli under 36 anche alcune agevolazioni prima casa che riguardavano l’ambito fiscale; nel 2024 queste non saranno disponibili, ma rimangono in vigore la garanzia statale sulla quota capitale del mutuo e sui tassi massimi applicabili a quest’ultimo.
Vediamo nel dettaglio cosa prevede la legge circa le agevolazioni prima casa per i giovani. Esse consistono nelle seguenti possibilità, valide fino al 31 dicembre 2024:
La prima voce è possibile grazie al Fondo di Garanzia Prima Casa, a cui possono accedere diverse categorie di cittadini, ma che dispone di una “corsia preferenziale” per i giovani, che sono considerati una categoria prioritaria.
Il secondo aspetto di queste agevolazioni prima casa riguarda i tassi dei mutui, che negli anni passati prevedevano un TEG (Tasso effettivo globale) non superiore al Tasso effettivo globale medio (TEGM), come indicato ogni tre mesi dal Ministero dell’Economia.
La legge ha poi introdotto alcune modifiche per venire incontro alla situazione economica attuale e invogliare gli istituti di credito a concedere mutui calmierati agli under 36.
Passiamo ora alle condizioni richieste dallo Stato per poter accedere alla cosiddetta “garanzia rafforzata” cui abbiamo accennato prima.
Per quanto riguarda i requisiti personali, i candidati devono:
Anche l’immobile che si intende acquistare avvalendosi delle agevolazioni prima casa under 36 deve avere alcune caratteristiche, ovvero:
Per poter accedere al Fondo e sfruttare quindi queste agevolazioni prima casa, gli interessati under 36 devono presentare domanda direttamente all’istituto di credito o all’intermediatore finanziario prescelto che aderiscono a tale iniziativa.
È possibile consultare la guida apposita e l’elenco delle banche disponibili sul sito dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana) o scaricare il modulo di richiesta sul sito di Consap (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici).
La risposta di ammissione al Fondo arriva da Consap, che entro venti giorni la comunica all’istituto di credito, il quale dispone di novanta giorni di tempo per perfezionare il mutuo garantito e procedere con l’erogazione oppure rifiutare. È possibile richiedere alla banca la documentazione che attesti l’invio della domanda a Consap.
Il Governo ha stanziato per il 2024 per il Fondo di Garanzia Mutui Prima Casa – introdotto con la Legge di stabilità del 2014 tramite la legge n. 244 del 24 dicembre 2007 – 282 milioni di euro.
La gestione di queste somme per le agevolazioni prima casa è affidata alla Consap S.p.A, controllata al 100 per cento dal Ministero dell'Economia e delle Finanze.
Cosa succede in caso di insolvenza? Qualora il mutuatario non sia in grado di far fronte alle rate del mutuo, il Fondo interviene liquidando alla banca la cifra prevista dalla garanzia, per poi agire nei confronti dell’insolvente al fine di recuperare l’importo.