Molte persone desiderano abitare in una casa di proprietà (e in Italia la percentuale di chi si trova in questa posizione è notevole, rispetto alla media europea), ma non sempre è facile accedere al credito, soprattutto per i giovani. Ecco perché il Decreto Sostegni Bis ha introdotto il cosiddetto “mutuo under 36”.
Con il decreto legge n. 73/2021 (detto anche Decreto Sostegni Bis), il governo ha introdotto alcune facilitazioni di tipo fiscale relative all'acquisto della prima casa. Tali “bonus” si rivolgono in primis a una categoria ben definita di persone, che devono possedere due requisiti fondamentali:
Il cosiddetto “mutuo under 36” è dedicato specificamente a tutti i giovani che si trovano in difficoltà di fronte alla necessità di versare almeno il 20 per cento del prezzo dell'immobile. Lo Stato, infatti, offre agli istituti di credito delle garanzie, affinché questi possano erogare mutui superiori all'80 per cento.
In questo modo la cifra che gli aspirati mutuatari devono corrispondere all'inizio del loro percorso come proprietari di casa è più bassa e più persone possono aspirare a raggiungere tale traguardo, simbolo anche di autonomia e indipendenza.
Abbiamo visto che, oltre al requisito anagrafico, ne esiste uno economico. Di cosa si tratta in pratica?
L’ISEE (o Indicatore della Situazione Economica Equivalente) viene calcolato sui redditi percepiti e sul patrimonio posseduto nel secondo anno precedente la presentazione all’INPS della Dichiarazione Sostitutiva Unica (o DSU).
Perciò per gli atti stipulati nel 2022 l’ISEE è quello del 2020 e ha validità dal primo gennaio al 31 dicembre.
La DSU è invece un documento che contiene i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali necessari a descrivere la situazione economica del nucleo familiare.
Qualora nel corso dell'anno si verifichino variazioni significative con ricadute sul reddito (per esempio perdita del posto di lavoro, diminuzione oltre il 25 per cento del reddito familiare...) si può ricorrere al cosiddetto “ISEE corrente”, che ha validità ridotta (sei mesi).
Per tutti coloro che sono in possesso dei due requisiti citati in precedenza, valgono le seguenti facilitazioni fiscali se l'atto è stipulato entro il 31 dicembre 2022 (con la pubblicazione della Manovra entro fine anno il termine dovrebbe essere portato al 31 dicembre 2023):
Il credito d’imposta può poi essere utilizzato in diversi modi:
Il mutuo under 36 è esplicitamente legato all'acquisto della prima casa, perciò richiede che vengano rispettati i dettami legati a questa “categoria”, ovvero:
Naturalmente, in caso si scopra in seguito che l'acquirente non ha ottemperato a tutti i requisiti richiesti, egli andrà incontro a precise sanzioni, tra le quali sono previsti il recupero delle imposte dovute e l’applicazione degli interessi.
La domanda va presentata direttamente all'istituto di credito o finanziario prescelto per l'erogazione del mutuo mediante la compilazione di un apposito modulo per l'accesso al Fondo di garanzia per la prima casa.