Con il Decreto Sostegni bis promulgato nell’estate del 2020 il Governo ha stanziato dei fondi destinati agli under 36, al fine di sostenerli nella stipula del mutuo per l’acquisto della loro prima abitazione. La Legge di Bilancio del 2022 ha confermato il bonus prima casa giovani, prorogandone i termini fino al 31 dicembre 2022 e finanziandolo con altri 242 milioni di euro. 

In pratica lo Stato si pone come garante per l’80 per cento della quota capitale del mutuo stipulato per l’acquisto della casa, permettendo anche a coloro che non hanno un contratto lavorativo a tempo indeterminato – e che per questo motivo vengono di solito considerati soggetti “a rischio” dal punto di vista economico – di ottenere il prestito dalle banche. 

Bonus prima casa: i requisiti

Vediamo allora quali requisiti bisogna possedere per approfittare di tale opportunità e in cosa consistono le agevolazioni previste per il bonus prima casa.

I destinatari di questa iniziativa sono tutti i giovani che non hanno ancora compiuto 36 anni nell’anno dell’atto (e il cui ISEE sia inferiore ai 40.000 euro) e che hanno stipulato o stipuleranno un contratto di acquisto di “prima casa” nel periodo compreso fra il 26 maggio 2021 e il 31 dicembre 2022.

Ricordiamo che l’ISEE, cioè l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, è calcolato sulla base dei redditi percepiti e del patrimonio posseduto nel secondo anno precedente la presentazione all’Inps della DSU, o Dichiarazione Sostitutiva Unica (questo significa, in pratica, che per gli atti stipulati nel 2021 l’ISEE fa riferimento a redditi e patrimonio del 2019 e per quelli sottoscritti nel 2022 a redditi e patrimonio del 2020).

Altre tre condizioni da rispettare per rientrare nel numero dei beneficiari del Decreto Sostegni bis per il bonus prima casa sono: 

  1. il mutuo richiesto non deve essere superiore ai 250.000 euro;
  2. l’immobile acquistato deve essere adibito ad abitazione principale (o cosiddetta “prima casa”);
  3. tale immobile non deve essere accatastato come abitazione di lusso; sono quindi esclusi dall’acquisto agevolato le abitazioni signorili (A/1), le ville (A/8) e i castelli e i palazzi di pregio storico o artistico (A/9).

Le agevolazioni previste dal Bonus prima casa sono invece le seguenti:

  1. in caso di compravendita fra privati non si è tenuti al pagamento delle imposte di registro, ipotecaria e catastale;
  2. in caso di transazioni con imprese soggette a IVA si gode di un credito di imposta il cui ammontare è pari all’IVA corrisposta al venditore (oltre all’esenzione delle imposte di cui al punto 1);
  3. si è esentati dal pagamento dell’imposta sostitutiva sui finanziamenti erogati per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione dell’immobile “prima casa”;
  4. il tasso del finanziamento è calmierato, ovvero il TEG (Tasso Effettivo Globale) non può essere superiore al TEGM (Tasso Effettivo Globale Medio) pubblicato trimestralmente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze ai sensi della Legge 7 marzo 1996, n. 108.

Anche l’acquisto “prima casa under 36” è inoltre esente dall’imposta di bollo e le facilitazioni appena elencate possono essere richieste anche qualora si intenda acquistare la “prima casa” tramite asta.

Bonus prima casa: solo per gli under 36?

Aggiungiamo per completezza che possono avvalersi del bonus prima casa previsto dal Decreto Sostegni bis anche altre categorie oltre agli under 36, ovvero le famiglie monogenitoriali – quando il mutuo è richiesto dal genitore, non coniugato oppure separato, divorziato o vedovo con almeno un proprio figlio minore convivente – e i conduttori di alloggi di proprietà degli Istituti autonomi per le case popolari.

Segnaliamo inoltre che l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione online una Guida per l’acquisto della casa in PDF in cui sono analizzate le imposte e le agevolazioni fiscali legate a questo specifico settore, nella quale troverete anche un capitolo dedicato proprio al bonus per i giovani.

Dopo aver accertato di essere in possesso di tutti i requisiti necessari, potrete scaricare i moduli per la richiesta sul sito della Consap, cliccando su Fondo Prima Casa e poi su Normativa e modulistica.

Quanto qui pubblicato non può in alcun modo sostituire il parere personalizzato di un Professionista, potrebbe non essere adeguatamente aggiornato nel tempo e potrebbe comunque non essere applicabile al vostro caso. Vi invitiamo a rivolgervi ad un Notaio per l’analisi della vostra posizione e, qualora non lo facciate, il sito OkNotai non si assume alcuna responsabilità.

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