La sas – acronimo di società in accomandita semplice – è una tipologia di impresa che fa parte della categoria delle società di persone.
In questo nostro articolo vedremo di tratteggiare brevemente le caratteristiche di una società in accomandita semplice per vedere poi quali costi è necessario prevedere qualora se ne voglia costituire una.
Uno degli aspetti più interessanti di questa tipologia di società, tra le più diffuse qui in Italia, è che combina in sé sia tratti delle società di capitali sia aspetti delle società di persone.
Perché questa affermazione? Perché se da una parte abbiamo alcuni soci che prendono attivamente parte alla gestione della ditta, dall'altra abbiamo anche soci che godono di una responsabilità limitata.
Vediamo più nel dettaglio come funziona una sas.
I soci devono essere almeno due e la loro impresa può occuparsi tanto di attività commerciali quanto di attività non commerciali.
Caratteristica peculiare della società in accomandita semplice, come accennavamo in precedenza, è la presenza di due categorie distinte di soci, ovvero:
I soci accomandatari sono quelli che si occupano direttamente della gestione e dell'amministrazione della sas. Essi assumono su di sé tali compiti in via esclusiva e rispondono solidalmente e illimitatamente per i debiti e gli obblighi della società.
I soci accomandanti, invece, svolgono un ruolo più passivo rispetto agli altri: contribuiscono all'attività dal punto di vista finanziario, ma non la gestiscono e godono quindi di una responsabilità limitata.
Essi, inoltre, condividono utili e perdite secondo quanto viene stabilito nel contratto sociale (di solito in maniera direttamente proporzionale alle quote conferite).
Un altro aspetto positivo della sas è che la normativa non prevede un capitale sociale minimo, né vi fissa un tetto massimo.
Per costituire una sas bisogna rivolgersi a un notaio e occuparsi di diverse operazioni:
Le due figure importanti di riferimento – e il cui onorario deve essere preso in considerazione se si vuole cercare di definire il costo della costituzione di una sas – sono naturalmente il notaio e il commercialista.
Il primo si occupa di tutto ciò che ha a che vedere con la redazione dell'atto costitutivo, l'iscrizione nel Registro delle Imprese e il pagamento delle eventuali imposte e dei bolli connessi a queste operazioni.
Il suo onorario varia anche in base al capitale sociale; se non disponete di un professionista di fiducia potete, per esempio, consultare la piattaforma del sito e richiedere dei preventivi.
Possiamo presumere che, in una situazione normale che rientra nella media della casistica, gli oneri notarili possano aggirarsi intorno ai 2000 euro.
Compito del commercialista è sistemare tutta la parte che riguarda la partita IVA e l'iscrizione all'INPS e all'INAIL. Possiamo stimare per questo onorario un costo medio di circa 500 euro.
A queste somme vanno poi aggiunti i costi per aprire un conto corrente dedicato nel quale versare il capitale sociale. Si tratta di un'operazione obbligatoria per quanto riguarda le sas e le richieste variano da banca a banca, anche a seconda della gamma dei servizi offerti.
Non dimentichiamo, inoltre, che ogni socio va iscritto all'INPS; quindi, oltre agli oneri del commercialista o del consulente che ne fa le veci, vanno conteggiati anche i 3000 euro per socio da versare alla previdenza sociale, dilazionati in tre rate.
Per quanto riguarda invece la PEC, ovvero la Posta Elettronica Certificata, e l'eventuale firma digitale, i costi variano naturalmente da provider a provider.
Come è facile intuire, anche la gestione e la conduzione di una società comportano dei costi. Qui di seguito ne faremo una veloce panoramica.
Bisogna mettere in conto (quasi nel vero senso della parola...) i costi relativi alla revisione contabile periodica a cui va sottoposta regolarmente una sas.
Naturalmente l'onorario dei professionisti che se ne occupano dipenderà anche dalle dimensioni della società e dalla complessità della sua situazione economico-finanziaria.
Possono poi aggiungersi i costi connessi a eventuali edifici e/o macchinari e quelli relativi a eventuali consulenze finanziarie, legali e simili. Ultime ma non meno importanti, le spese per il mantenimento del conto corrente bancario.
Per quanto riguarda invece la tassazione, non possiamo dimenticare le seguenti voci:
I contributi dipendono dalla fascia di reddito di ciascun socio, in quanto le aliquote variano a seconda dello scaglione di reddito.
La tassa per la Camera di Commercio è annuale e il suo importo varia da regione a regione, con una media che si aggira intorno ai 130 euro.
L'IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) prevede diverse aliquote fiscali che, naturalmente, variano a seconda del reddito del socio. Ricordiamo che il reddito prodotto dalla sas viene imputato ai soci in base alle loro quote e agli utili realizzati.
L'IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive) è pari al 4,25 per cento dell'utile.