Quando si procede alla richiesta di un finanziamento si sottoscrive anche un piano di ammortamento, nel quale vengono elencate le diverse rate e la loro composizione.

Ne esistono varie tipologie, ma in questo articolo andremo a vedere più nel dettaglio il cosiddetto piano di ammortamento italiano – o all’italiana – e lo confronteremo con quello alla francese per vedere quali sono i rispettivi punti di forza e gli eventuali svantaggi.

Il piano di ammortamento

Per prima cosa analizziamo brevemente l’aspetto generale della questione, per comprendere di cosa stiamo parlando.

Il piano di ammortamento non è altro che il piano di rimborso della cifra presa in prestito, ovvero una sorta di programma dettagliato che definisce come e quando verranno restituiti all'ente erogatore del prestito o del mutuo il capitale e gli interessi.

Infatti ogni rata è composta da due voci:

  • quota capitale;
  • quota interessi.

La prima voce fa riferimento, naturalmente, all'importo del debito che va restituito, il cui ammontare viene suddiviso in diverse rate, il cui numero varia a seconda della durata del mutuo o del finanziamento.

Chiaramente, a mano a mano che il debito viene restituito, il capitale residuo diminuisce.

La seconda voce – lo dice il nome stesso, anche in questo caso – rappresenta gli interessi maturati. Il tasso di interesse è ovviamente applicato al capitale residuo.

Naturalmente, in caso di mutuo con tasso variabile, l'importo di ogni rata dipenderà dal tasso in essere al momento del pagamento.

Tuttavia, se il debitore ha optato, per esempio, per un mutuo a tasso fisso, allora il piano di ammortamento consegnato dall’istituto di credito al momento della stipula elencherà le rate (e le due quote di cui esse sono formate, come abbiamo visto) in modo preciso.

Qualora si decida di cambiare la durata del rimborso oppure di passare dal tasso fisso al variabile o viceversa, va da sé che sarà necessario stilare un nuovo piano di ammortamento.

Avverrà la stessa cosa anche nel caso si scelga di corrispondere una certa somma (rimborso parziale) che va a diminuire il capitale residuo.

Ora che abbiamo capito qual è la natura del piano di ammortamento, e lo scopo per il quale viene creato, possiamo dare un'occhiata alle diverse possibilità perché, come si evince anche dal titolo del presente articolo, ne esistono almeno due tipologie, ovvero il piano di ammortamento italiano e quello alla francese.

Il piano di ammortamento italiano

Benché qui in Italia sia decisamente più diffuso il piano di ammortamento alla francese, ne esiste uno denominato proprio “piano di ammortamento italiano”.

Questa tipologia prevede che il debito sia rimborsato mediante rate la cui componente capitale viene mantenuta stabile – ovvero costante, uguale – per tutta la durata del finanziamento.

Ciò significa che l’importo delle rate andrà a decrescere nel tempo, dal momento che la quota interessi viene calcolata di volta in volta sul capitale residuo, che diminuisce costantemente.

Vuole anche dire che il capitale viene restituito con una velocità superiore nel piano di ammortamento italiano, rispetto a quello alla francese. Perciò alla fine il monte interessi complessivo risulta lievemente inferiore.

Proviamo a prendere in considerazione un esempio di piano di ammortamento italiano per vedere, cifre alla mano, come funziona realmente.

Per semplificare al massimo la questione la nostra ipotesi prevede un prestito di 10.000 euro, con una durata di cinque anni, una cadenza di una rata all’anno e un interesse del cinque per cento.

Primo anno: sull’intera somma presa in prestito deve essere applicato il tasso di interesse, quindi avremo una rata di 2000 euro più 500 euro di interessi.

Secondo anno: abbiamo detto che il piano di ammortamento italiano prevede una quota capitale costante, perciò anche la nostra seconda rata “base” sarà di 2000 euro.

Gli interessi andranno però calcolati, naturalmente, sul debito residuo, che sarà così composto: 10.000 euro totali meno i 2000 euro corrisposti nel primo anno, quindi 8000 euro. Perciò ora gli interessi ammontano a 400 euro e la seconda rata corrisponde a 2400 euro totali.

Terzo anno: partiamo sempre dai 2000 euro di quota capitale, ma questa volta gli interessi andranno calcolati su un debito residuo di 6000 euro.

E avanti così fino alla totale estinzione del debito contratto.

Quindi il piano di ammortamento italiano trova il suo punto di forza nella stabilità della quota capitale, che non cambia per tutta la durata del periodo previsto per la restituzione.

Questo è il motivo per il quale le rate sono decrescenti nel tempo.

piano di ammortamento italiano

Il piano di ammortamento francese

Abbiamo appena visto che nel piano di ammortamento italiano è la quota capitale a essere costante nel tempo. Nel piano alla francese, invece, è la rata complessiva a rimanere invariata per tutta la durata del programma di rimborso.

La variazione avviene all’interno – se così possiamo dire – della cifra mensile da corrispondere, in quanto, a mano a mano che si procede nel tempo, diminuisce la quota interessi e aumenta la quota capitale.

Naturalmente l’importo totale della rata e l’equilibrio tra le due voci che la compongono dipendono dal tasso di interesse applicato al mutuo o al finanziamento.

Affidiamoci anche in questo caso a un semplice esempio.

Semplificando, prendiamo in esame un prestito di 10.000 euro in dieci anni, con un tasso di interesse del cinque per cento. Alla fine dei dieci anni avremo quindi restituito in tutto 12.750 euro (10.000 + 2750 di interessi totali).

Poiché abbiamo detto che in questo tipo di piano è la rata a essere costante, non faremo altro che dividere la somma totale per il numero di rate previsto (dieci), ottenendo quindi una rata annuale che ammonta a 1275 euro.

Contrariamente a quanto avviene nel piano di ammortamento italiano, dunque, sarà la composizione della singola rata a variare: la quota di capitale si calcola per differenza tra la rata (in questo caso è di 1275 euro) e la quota di interessi (capitale residuo, cioè quanto resta alla fine della restituzione del prestito moltiplicato per il tasso di interesse al cinque per cento).

Quindi quale conviene di più?

Abbiamo dato una veloce occhiata al piano di ammortamento italiano e alla sua controparte alla francese.

Ora, partendo dal presupposto che di solito è l’istituto di credito o la finanziaria a scegliere il piano di ammortamento del debito (generalmente è la parte più forte dal punto di vista contrattuale), vediamo i vantaggi e gli svantaggi di entrambi.

Come abbiamo visto in precedenza, il vantaggio principale del piano di ammortamento italiano è la rata decrescente nel tempo, mentre quello del piano alla francese consiste nella stabilità della rata per tutta la durata del piano di rimborso.

Abbiamo anche accennato al fatto che il piano di ammortamento italiano permette di corrispondere una cifra di interessi lievemente minore.

Tuttavia, alla fine dei giochi le differenze per il mutuatario non sono tali da rendere uno più vantaggioso dell’altro in termini assoluti.

Infatti, benché il piano di ammortamento italiano sia più veloce a parità del numero di rate corrisposte, nei primi anni le cifre sono più alte rispetto al piano alla francese, sia dal punto di vista del valore, sia da quello della percentuale.

Anche tenendo conto della detrazione prevista dalla legge italiana per un mutuo relativo alla cosiddetta “prima casa” (il 19 per cento sugli interessi), è probabile che all’inizio il mutuatario preferisca rate più leggere.

D’altronde, già ha dovuto investire parte dei suoi risparmi per l’acquisto dell’immobile (di solito, infatti, il mutuo non copre il 100 per cento del costo dell’abitazione); presumibilmente dovrà inoltre anche arredare la casa, quindi una rata più leggera all’inizio del finanziamento potrebbe essere preferibile rispetto a un piccolo risparmio a lungo termine sugli interessi.

In conclusione, che si tratti di accendere un mutuo per l'acquisto di un'abitazione o di stipulare un finanziamento per comprare dei macchinari industriali, è importante che ognuno analizzi approfonditamente la propria situazione.

Questo vale sia dal punto di vista finanziario, sia da quello delle prospettive lavorative e del proprio stile di vita. A questo proposito ricordiamo che sulla piattaforma di OK Notai è possibile richiedere un preventivo gratuito comodamente online.

Quanto qui pubblicato non può in alcun modo sostituire il parere personalizzato di un Professionista, potrebbe non essere adeguatamente aggiornato nel tempo e potrebbe comunque non essere applicabile al vostro caso. Vi invitiamo a rivolgervi ad un Notaio per l’analisi della vostra posizione e, qualora non lo facciate, il sito OkNotai non si assume alcuna responsabilità.

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