Con la legge 151 del 1975 è stato istituito il cosiddetto fondo patrimoniale, che trova la sua disciplina negli articoli 167-171 del Codice Civile italiano.

In questo breve articolo vedremo di capire cosa è un fondo patrimoniale, qual è la procedura per costituirne uno e quanto può venire a costare questa operazione.

Il fondo patrimoniale: cosa è e chi può costituirlo

I coniugi possono scegliere, oltre al regime di comunione o separazione dei beni, se creare o meno un fondo patrimoniale.

Il fondo patrimoniale è in pratica una sorta di vincolo che viene posto su determinati beni e diritti al fine di destinarli ai bisogni della famiglia. Ciò significa che il fondo ha un obiettivo ben preciso.

Tali beni – che possono essere immobili, mobili iscritti nei pubblici registri e titoli di credito – divengono dunque soggetti a un vincolo di destinazione e vanno a costituire un patrimonio separato.

Ciò avviene senza la necessità di un trasferimento di proprietà, perciò il conferimento può avvenire secondo due modalità distinte:

  • la proprietà del bene conferito è di entrambi i coniugi;
  • ciascun coniuge può restare proprietario esclusivo del bene conferito.

La forma per l’atto costitutivo, che coinvolge entrambi i coniugi, è quella dell’atto pubblico notarile ricevuto dal notaio alla presenza di due testimoni.

La costituzione del fondo patrimoniale deve dunque avvenire tramite la stipula di una convenzione per atto pubblico, che verrà annotata a margine dell’atto di matrimonio e trascritta nei Registri immobiliari.

Poiché diverse specifiche del fondo patrimoniale possono essere decise da coloro che lo istituiscono, può essere una buona idea farsi consigliare in merito dal notaio, al fine di trovare la soluzione più idonea alle esigenze di ciascuna coppia.

Il Codice Civile offre anche una diversa opzione: può essere un terzo a stabilire la costituzione del fondo patrimoniale (nel proprio testamento, a titolo di legato).

Tuttavia tale procedura può essere perfezionata solo tramite l'accettazione espressa di entrambi i coniugi.

L'amministrazione del fondo patrimoniale

Secondo l'articolo 168 del Codice Civile le norme che regolano l'amministrazione del fondo sono le stesse che si applicano alla comunione legale dei beni.

Ciò significa che entrambi i membri della coppia possono occuparsi separatamente di ogni azione che pertiene all'amministrazione ordinaria dei beni che ne fanno parte.

L'articolo seguente – il 169 – indica invece quali sono le decisioni attinenti all'amministrazione straordinaria per portare avanti le quali è necessario il consenso di entrambi.

In particolare, per poter validamente alienare o disporre in questo senso dei beni del fondo, bisogna considerare due situazioni distinte:

  • se non vi sono figli minori, occorre il consenso di entrambi i coniugi;
  • se vi sono figli minori, oltre al consenso dei coniugi occorre l’autorizzazione del giudice.

Abbiamo detto che i beni conferiti al fondo patrimoniale costituiscono un patrimonio separato; ebbene, ciò comporta il fatto che su di essi possano rifarsi soltanto i creditori della famiglia.

Cosa significa? Vuol dire che se il debito non ha nulla a che vedere con i bisogni della famiglia, il creditore non potrà rivalersi sui beni del fondo.

Rivedremo brevemente la questione più avanti.

Cessazione e scioglimento

Secondo gli articoli del Codice Civile il fondo patrimoniale può estinguersi se sopravviene la cessazione degli effetti civili del matrimonio, l'annullamento o lo scioglimento del matrimonio nel caso non vi siano figli minorenni.

Perciò, dato che la separazione consensuale o giudiziale non comporta la cessazione degli effetti civili del matrimonio (come viceversa il divorzio), il fondo patrimoniale non cesserà di esistere.

Se la famiglia comprende invece figli minorenni, il secondo comma dell'articolo 171 prevede che il fondo duri fino al compimento della maggiore età da parte dell’ultimo figlio.

Tuttavia la giurisprudenza (e nella fattispecie la Corte di Cassazione), ha stabilito che, previo il consenso dei coniugi, è possibile estinguere il fondo anche in presenza di figli minorenni.

In questo caso verrà nominato un curatore speciale che, dopo aver ricevuto l'autorizzazione del giudice tutelare, rappresenterà il minore all’atto di scioglimento.

fondo patrimoniale

Vantaggi e limiti

I vantaggi della costituzione di un fondo patrimoniale sono illustrati all’articolo 170 del Codice Civile.

Come abbiamo brevemente accennato in precedenza, il creditore non può rivalersi sui beni costituiti in fondo patrimoniale se è a conoscenza del fatto che i debiti sono stati contratti per esigenze estranee ai bisogni della famiglia.

La norma consente invece l’esecuzione per tutti i debiti contratti per i bisogni della famiglia e per quelli contratti per scopi diversi dai bisogni della famiglia ma che il debitore non sapesse essere tali.

I limiti del fondo patrimoniale sono invece costituiti da alcuni istituti posti dall’ordinamento a tutela dei creditori:

  • revocatoria ordinaria;
  • revocatoria fallimentare;
  • espropriazione.

La revocatoria ordinaria è un mezzo di conservazione della garanzia patrimoniale per i creditori, prescritta in 5 anni dalla data dell’atto dispositivo.

In pratica i creditori, in determinate circostanze, possono domandare l’inefficacia nei loro confronti di atti di disposizione del patrimonio con i quali il debitore ha generato pregiudizio alle loro ragioni.

La revocatoria fallimentare prevede invece che gli atti a titolo gratuito compiuti dal fallito nel biennio anteriore al fallimento siano privi di effetto nei confronti dei creditori.

Si applica ovviamente solo nel caso in cui vi sia stata una dichiarazione di fallimento.

L'espropriazione di beni oggetto di vincoli di indisponibilità è regolata dal Decreto Legge numero 132 del 2015.

La legge, partendo dal presupposto che l'atto sia pregiudizievole, consente al creditore munito di titolo esecutivo di far pignorare il bene alienato o oggetto di vincolo d'indisponibilità a condizione di trascrivere il pignoramento entro un anno dalla trascrizione dell'atto pregiudizievole.

Costi e tassazione

Per quanto riguarda la tassazione, le imposte sull’atto costitutivo del fondo patrimoniale, laddove abbia anche effetti traslativi (ovvero di trasferimento immobiliare), sono le stesse applicabili agli atti di successione e donazione:

  • il coniuge e i parenti in linea retta pagano un’imposta del 4 per cento per la soglia di valore che eccede la franchigia di un milione di euro;
  • i fratelli e le sorelle pagano un’imposta del 6 per cento per la soglia di valore che oltrepassa i 100.000 euro.

Il costo dell'atto costitutivo di un fondo patrimoniale, che deve essere redatto – come abbiamo visto – davanti a un notaio, varia a seconda del valore dei beni che lo costituiscono e dell'onorario richiesto dal professionista.

Consigliamo quindi di chiedere qualche preventivo, per poter poi scegliere con cognizione di causa come procedere.

 

Quanto qui pubblicato non può in alcun modo sostituire il parere personalizzato di un Professionista, potrebbe non essere adeguatamente aggiornato nel tempo e potrebbe comunque non essere applicabile al vostro caso. Vi invitiamo a rivolgervi ad un Notaio per l’analisi della vostra posizione e, qualora non lo facciate, il sito OkNotai non si assume alcuna responsabilità.

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