Anche se, comprensibilmente, per molte persone non è piacevole o gradito pensare a cosa succederà quando “non ci saranno più”, è utile sapere come comportarsi per predisporre le proprie cosiddette “ultime volontà”.
Il testamento olografo non è l'unica opzione consentita dal nostro ordinamento giuridico, ma è a prima vista la più semplice.
Vediamo dunque di analizzare le caratteristiche che sono necessarie affinché un testamento olografo sia valido e come si deve procedere.
L'articolo 602 del Codice Civile si occupa specificamente di questa tipologia di testamento, andando a elencare i requisiti indispensabili per la sua validità e la procedura da seguire. Elenchiamo brevemente le voci principali, prima di esaminarle una alla volta:
La prima voce del nostro elenco spiega che il testamento olografo deve essere scritto personalmente dal testatore, ovvero colui che intende in questo modo stabilire le sue volontà in merito ai suoi beni: non è valido se scritto da un'altra persona e nemmeno se è redatto con una macchina da scrivere o tramite un computer.
Questo prerequisito fondamentale è stato stabilito dal legislatore con lo scopo di proteggere il documento e il suo contenuto da possibili alterazioni, più facili da ottenere con l'utilizzo di mezzi meccanici. Perciò, qualora intendiate redigere un testamento olografo, dovete farlo voi stessi, scrivendolo a mano.
Si è discusso in svariate sedi giudiziarie circa la validità o meno di testamenti scritti utilizzando lo stampatello e, sebbene l'orientamento sia generalmente positivo, è decisamente più prudente e sicuro scriverlo con la propria grafia abituale.
In calce al testo va apposta la firma del testatore. In caso questi sia noto a tutti con un nomignolo o un soprannome, può utilizzarlo al posto di nome e cognome, a patto che ciò non dia assolutamente adito a dubbi circa la sua identità.
Se il testamento prevede più di una pagina è buona norma firmarle una per una, in modo da scongiurare il sospetto di parti mancanti o sottratte con fini dolosi.
La seconda voce dell'elenco dice che il testamento olografo deve essere datato, utilizzando la formula giorno, mese, anno. Anche la data deve essere scritta dal testatore.
La giurisprudenza ammette eccezioni al formato “giorno, mese, anno” solo qualora la data sia ricostruibile senza alcun dubbio. Se per esempio il testamento olografo riporta la dicitura “giorno di Ferragosto del 2022” è chiaro a tutti – e non contestabile – che il giorno in questione è il 15 agosto del 2022.
La data, secondo recenti sentenze della Cassazione, può figurare sia all'inizio sia alla fine del documento.
Il terzo punto dell'elenco mette in chiaro che, contrariamente alle altre tipologie di testamento previste dalle leggi italiane, il testatore può agire in modo indipendente e autonomo, senza coinvolgere un notaio.
In qualunque momento il testatore può decidere di modificare le sue volontà testamentarie, esplicitamente o implicitamente. Nel primo caso redigerà un secondo testamento in cui rende manifesta la sua intenzione di cambiare quanto stabilito nel documento precedente, procedendo poi a stilare le sue nuove disposizioni.
Nel secondo caso basterà semplicemente scrivere un altro testamento e sarà la data più recente che vi verrà apposta a rendere esplicita la decisione del testatore di modificare le sue precedenti volontà.
Trattandosi di un documento importante dovrete averne molta cura: potete riporlo in cassaforte o in una cassetta di sicurezza, se ne avete una, potete consegnarlo a una persona di fiducia o potete depositarlo presso un notaio.
Poiché deve essere però al tempo stesso un documento facilmente reperibile dagli eredi, potete farne due o tre esemplari (non valgono le fotocopie, come abbiamo detto, quindi dovrete redigere due o tre originali, scritti, datati e firmati sempre di vostro pugno) e farli avere ad altrettante persone di cui vi fidate.
Saranno poi gli eredi, una volta avviata la procedura di successione, a doversi recare da un notaio con il testamento olografo, affinché questi rediga – alla presenza di due testimoni – un verbale di pubblicazione che dia efficacia alle volontà contenute nel documento, secondo quanto stabilito dall'articolo 602 del Codice Civile.
Abbiamo visto in un altro articolo che esistono diverse tipologie di testamento e che affidarsi a un notaio è la strada più sicura per rendere il documento inoppugnabile.
Un testamento olografo può infatti essere dichiarato nullo, e quindi non valido, se esistono vizi di forma: per esempio non è firmato, oppure non è stato scritto personalmente dal testatore. O ancora è firmato anche da un parente, o peggio ancora da un erede.
Ecco che in questi casi può essere facilmente contestato e impugnato.
Dopo aver elencato le diverse caratteristiche necessarie a rendere valido il testamento olografo, passiamo a un breve esempio che riporti una casistica generica (ricordate sempre, però, che dovete scriverlo a mano, con la vostra grafia abituale, e firmarlo in calce).
Torino, 15 gennaio 2022
Io sottoscritta Agnese Bianchi, nel pieno possesso delle mie facoltà mentali, stabilisco che, dopo la mia morte, i miei beni siano così suddivisi:
Agnese Bianchi (firma)