L'oggetto sociale appartiene all'ambito delle imprese. In questo breve articolo vedremo di cosa si tratta, se e come la legge impone alcuni requisiti specifici e quali sono le linee guida da seguire al fine di effettuare una buona scelta per la propria azienda.
L'oggetto sociale non è altro che l'insieme delle attività che una società si propone di svolgere nel corso del proprio esercizio sociale.
A partire dal 2003 la normativa – con il D.Lgs. 17 gennaio 2003, n. 6 – impone la presenza, nell'atto costitutivo, dell'indicazione delle attività che costituiscono l'oggetto sociale, mentre nell'epoca precedente a tale riforma era sufficiente l'indicazione del solo oggetto sociale.
Ciò significa che oggi non è più sufficiente indicare genericamente il campo nel quale si intende operare, ma è necessario specificare in maniera esaustiva le attività che si intendono svolgere (e che quindi si potranno svolgere).
Una volta stabilita e compresa la natura dell'oggetto sociale, passiamo a esaminare quali requisiti sono imposti dalla normativa.
L'oggetto sociale non può non possedere tre caratteristiche specifiche; deve cioè essere:
Deve essere lecito, ovvero lo scopo della società non deve essere contrario al decoro, all'ordine pubblico o in contrasto con una normativa vigente. Attenzione, perché la mancanza di questo requisito è causa espressa di nullità della società.
In secondo luogo deve essere possibile: l'azienda non può perseguire scopi impossibili o attività in evidente contrasto tra di loro.
Deve infine essere determinato: nell'atto costitutivo deve essere esplicitamente e dettagliatamente definito il tipo di attività che la società intende svolgere.
Viene inoltre richiesto che l'oggetto sociale sia definito e non universale, ossia che la descrizione – benché presente – non sia talmente generica da ingenerare confusione e andare quindi a contrastare con il terzo requisito, ovvero quello della determinatezza.
È possibile – e sovente avviene – che la società indichi anche un campo d'azione secondario, costituito cioè da attività che vengono reputate sussidiarie o strumentali. Vengono proprio definite attività secondarie ed è importante che non siano descritte in modo generico e che la loro sussidiarietà sia ben esplicitata.
È compito del notaio, presso il quale si stipula l'atto costitutivo di una società, controllare che non solo l'oggetto sociale ma tutti i requisiti strumentali di una impresa siano leciti, e quindi legittimi.
A questo professionista sarà necessario rivolgersi anche nel caso in cui la società intenda modificare – in modo radicale o meno – il proprio oggetto sociale.
A questo proposito, abbiamo visto che esistono sia le società di persone, sia quelle di capitali: tale distinzione è importante perché, a seconda della categoria, è richiesto un iter leggermente diverso per la modifica dell'oggetto sociale.
Nel caso di una società di capitali, ovvero una società a responsabilità limitata o una per azioni, a meno che l'atto costitutivo non preveda una prassi diversa, è la maggioranza dei soci che decide. Ciò significa che se la maggior parte dei soci è d'accordo nel modificare l'oggetto sociale, si procede in questo modo.
Ora, poiché vige il principio maggioritario, la legge permette ai soci che non sono d'accordo, o che non si ritrovano più nell'azienda a causa del cambiamento di oggetto sociale, di esercitare il diritto di recesso e abbandonare la società.
Quando invece si parla di una società di persone – ovvero una società in nome collettivo o in accomandita semplice –, la modifica dei patti sociali richiede l'unanimità dei soci (a meno che il contratto sociale non stabilisca diversamente), che devono presentarsi insieme presso l'ufficio del notaio.
Sicuramente la prima cosa da fare è riflettere in maniera approfondita e il più possibile oggettiva al fine di identificare al meglio il proprio mercato di riferimento, ovvero il campo di attività nel quale si intende operare.
Come abbiamo appena visto, l'oggetto sociale non può essere troppo generico, ma è meglio non sia nemmeno troppo specifico, al fine di non bloccare eventuali possibilità e avere in seguito la necessità di apportare modifiche.
È inoltre importante determinare e specificare quali sono le attività principali e quali le secondarie, cercando di pianificare le strategie e gli obiettivi che si vogliono raggiungere, anche in futuro.
Esistono delle figure professionali il cui lavoro è proprio quello di offrire consulenze in merito non solo alla costituzione della società, ma anche alla scelta dell'oggetto sociale. Vale la pena prendere in considerazione la possibilità di rivolgersi a tali professionisti, se non si riesce ad avere le idee ben chiare circa il business che si intende fondare.